sabato 25 maggio 2013

Passatelli asciutti con battuto di carciofi e olive taggiasche, pesce spada e pomodori confit

Dal 2007, su sollecitazione dell’Unione europea, è stata istituita la Giornata Internazionale contro l’Omofobia e la Transfobia, che si celebra in gran parte del mondo ogni 17 maggio. In gran parte, non certo in tutto: in settanta stati l’omosessualità è ancora considerata reato e punita con sanzioni che in alcuni paesi arrivano alla pena capitale.
La Risoluzione approvata dal Parlamento Europeo il 18 gennaio 2006 con un’ampia maggioranza formata da sinistre, liberali e popolari, ha definito l’omofobia, come “una paura e un’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità e di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali”, e l’ha dichiarata “assimilabile a razzismo, xenofobia, antisemitismo, sessismo”.
Nel 2012 ci sono stati sette omicidi a seguito di aggressioni omofobiche o transfobiche e numerosi atti di violenza. Perché l’omofobia trova terreno fertile nel pregiudizio e può manifestarsi in modi molto diversificati: dalle offese verbali, alle minacce fino alle aggressioni fisiche.
Essere bersaglio di un odio ingiustificato produce sulle vittime un senso di malessere, esclusione, disagio. La discriminazione investe trasversalmente la nostra società, dalla scuola al mondo dello sport e del lavoro: un fenomeno che appare ancor più drammatico, in quanto coinvolge spesso ragazze e ragazzi giovanissimi e per questo sprovvisti degli strumenti culturali e del necessario sostegno sociale e familiare per affrontare uno stigma così ingiusto e violento.
Non ho postato questo mio intervento il 17 maggio, perché la lotta contro l’omofobia e la transfobia non può e non deve esaurirsi in una giornata.
L’Italia che vogliamo non è quella che costringe ragazzi al suicidio, né quella di una classe politica che – nel nome di una religione o di una presunta morale pubblica – non riconosce le coppie gay, non tutela i bambini figli di coppie omosessuali e si rifiuta di ampliare la portata della legge Mancino-Reale con riferimento alle discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.
L’omofobia e la transfobia si combattano con l’educazione. Anche in un blog di cucina.

PRIMI > PASSATELLI ASCIUTTI CON BATTUTO DI CARCIOFI E OLIVE TAGGIASCHE, PESCE SPADA E POMODORI CONFIT

Uova > 4
Pangrattato > 200 g
Parmigiano Reggiano > 160 g
Burro > 25 g
Pesce spada > 2 tranci
Carciofi > 4
Olive taggiasche > 2 cucchiai
Limone > 1
Alloro > 2 foglie
Pomodori pachino > 8
Rosmarino > 1 rametto
Scalogno > 1
Zucchero di canna > 1 pizzico
Vino bianco > 1/2 bicchiere
Brodo vegetale > 3 l
Olio extravergine di oliva > 8 cucchiai
Pepe di cubeba > 10 grani
Sale > 1 pizzico
Pepe > 1 pizzico

Impastate energicamente il pangrattato, il parmigiano reggiano, il burro e le uova. Una volta ottenuto un composto sodo ben compatto, dividetelo in due palline, avvolgetele entrambe nella pellicola trasparente, e fatele riposare per 30 minuti in frigorifero.
Pulite i carciofi togliendo le foglie più dure, fino ad arrivare al cuore tenero e chiaro. Tagliate le punte dei carciofi, divideteli a meta e sfregateli con mezzo limone. 
Versate nella pentola per la cottura a vapore due dita di acqua, l’alloro e i grani di pepe di cubeba. Appoggiate sul cestello i cuori di carciofi e i gambi mondati, coprite e cuocete per 15 minuti.
Una volta cotti, preparate un battuto a coltello unendo le olive taggiasche, la scorza del limone grattugiata e 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva.
Togliete la pelle dai tranci di pesce spada e tagliateli a dadini.
Rosolateli in padella con 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva, scalogno tritato e sale, avendo cura di rigirarli bene.
Sfumate con il vino bianco e lasciate asciugare leggermente.
Lavate i pomodori, asciugateli e tagliateli a metà. Disponete i pomodori dalla parte della buccia su una teglia foderata di carta forno, spolverizzateli con un trito di rosmarino e con lo zucchero di canna. Salateli, conditeli con un filo di olio extravergine di oliva e fateli cuocere in forno a 130-140 C per un’ora, finché non saranno appassiti.
Togliete il composto per passatelli dal frigorifero e passatelo nello schiacciapassatelli.
Fate cuocere i passatelli in brodo vegetale per circa 3 minuti, fino a quando non saranno saliti tutti in superficie.
Condite i passatelli ben scolati con il battuto di carciofi e olive taggiasche, e guarnite con i pomodori confit e la dadolata di pesce spada.

3 commenti:

  1. Condivido la tua premessa, certe cose non le si possono ricordare solo in una giornata....ottimo anche questo piatto, molta qualità, complimenti.

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  2. la lotta avanti sempre per le libertà.
    Per le ricette invece si può essere anche più distratti ;)
    Ma questa... mmmmm... dimmi solo, con cosa posso sostiruire lo schiaccia passatelli? Rebbi di forchetta? colino a buchi grossi?

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  3. impossibile sostituire uno schiacciapassatelli...!
    è simile allo schiacciapatate, ma ha i fori più grossi.
    l'impasto è abbastanza duro (i passatelli asciutti devono essere un po' più duri di quelli in brodo, oppure quando li condisci trasformi tutto in una pappetta) quindi va schiacciato con l'apposito attrezzo...
    procuratene uno ed evita quelli componibili o trasformabili, che si rompono subito.
    lo schiacciapassatelli deve essere tutto d'un pezzo (come il cuoco che lo impugna), in acciaio (così lo metti anche in lavastoviglie) oppure in alluminio.
    fidati, ne varrà la pena... ;-)

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