sabato 18 ottobre 2025
Sweet Potato Pie in crosta di sfoglia
venerdì 3 ottobre 2025
Gelato ducale (senza gelatiera)
Ieri sera a cena abbiamo trasformato la nostra cucina in un set televisivo, invitando alcuni amici per una cena-gioco a tema serie tv: ogni piatto era ispirato a una fiction iconica e il compito degli ospiti era quello di indovinare la serie di riferimento attraverso un assaggio, prima che venisse svelata.
lunedì 28 aprile 2025
Torta di fragole e ricotta
domenica 13 aprile 2025
Mini cake con Nutella e pinoli
martedì 25 marzo 2025
Torta di ciliegie sotto spirito
lunedì 10 febbraio 2025
Cookies meringati con cioccolato e pistacchi
martedì 7 gennaio 2025
Torta al mango
lunedì 29 luglio 2024
Girelle al limone
venerdì 17 maggio 2024
Purin alla vaniglia
Golosa di purin è la diciassettenne Makoto Konno, protagonista del cult movie La ragazza che saltava nel tempo di Mamoru Hosoda (regista che avrebbe dovuto dirigere Il castello errante di Howl), vincitore di sei premi al Tokyo International Anime Fair 2007 (miglior animazione dell'anno, miglior regia, miglior storia originale, miglior sceneggiatura, miglior direzione artistica, miglior character design).
mercoledì 10 gennaio 2024
Pane, burro e marmellata di fragole (al basilico)
venerdì 10 novembre 2023
Torta rovesciata all'ananas
Pioggia di ricordi è senza dubbio il film più intimista dello Studio Ghibli. Sono proprio le memorie di Taeko a dare struttura all’opera di Isao Takahata, le sue tradizioni di famiglia.
Riguardando l’anime mi sono reso conto di quante cose abbiamo in comune io e Taeko, a cominciare dai nostri ricordi legati all’ananas.
Nel 1966 in Giappone era abbastanza inusuale consumare frutta importata, e l’ananas si trovava solamente già pronto, sciroppato e in lattina. Nessuno nella famiglia di Taeko aveva mai visto dal vero quello strano frutto esotico e ignorava persino come sbucciarlo e mangiarlo.
In quegli anni il Giappone si stava rialzando dalla sconfitta bellica e iniziava ad aprirsi ai mercati stranieri. Una vera emancipazione gastronomica. Per questo le aspettative della bambina erano alte.
Il frutto non ha però lo stesso sapore dell’ananas sciroppato, è decisamente meno dolce, ma Taeko continua a mangiarlo per orgoglio. Si prepara inconsapevolmente a gusti più adulti.
Alcuni sostengono che il termine ananas derivi dall’unione delle due parole arabe ain e anas (letteralmente “occhio umano”), per via delle scaglie esterne del frutto che ricordano appunto la forma di un occhio. L’origine del nome potrebbe però derivare anche da anana, con cui gli indios ai tempi di Cristoforo Colombo indicavano l’aroma, il profumo. Nei secoli furono associati a questo frutto nomi diversi e variegati, come pigna del re, per il costo elevato, e ancora oggi i popoli di lingua spagnola lo chiamano piña, termine ripreso anche dagli anglofoni col loro pineapple (“pigna-mela”).
Le piante appartenenti al genere ananas sono in tutto sei, ma solo una è capace di produrre frutta commestibile (un solo frutto ogni diciotto mesi circa), quella che viene comunemente consumata nelle tavole di tutto il mondo.
Come Taeko, da bambino ero abituato anch’io all’ananas in scatola, che mia madre utilizzava per una torta speciale. La sua era una variante della classica upside down americana, la cui ricetta si trova ancora oggi su alcune bustine di lievito per dolci. Più bassa e meno asciutta di una normale ciambella, resa umida da una generosa dose di caramello, più leggera e saporita grazie al succo d’ananas utilizzato al posto del latte.
Oggi ho cercato di ritrovare il gusto di un ricordo lontano, cucinandola io.
DOLCI > TORTA ROVESCIATA ALL’ANANAS
Farina > 250 g
Burro > 150 g
Zucchero > 120 g
Succo d’ananas > 150 ml
Uova > 3 uova
Vaniglia in polvere > 1/2 cucchiaino
Limone > 1
Lievito per dolci > 1 bustina
Ananas a fette al naturale > 1 scatola
Noci > 5
PER IL CARAMELLO:
Zucchero > 200 g
Acqua > 60 ml
Mettete sul fuoco la tortiera e distribuite sul fondo lo zucchero, versate l’acqua e fate cuocere lo sciroppo fino a che non raggiungerà una colorazione ambrata. Muovete la tortiera perché il caramello si sparga uniformemente anche sulle pareti.
Scolate le fette di ananas dal loro succo. Tenete da parte il succo e disponete le fette sul fondo della tortiera, inserendo al centro di ognuna mezzo gheriglio di noce (con la parte bombata rivolta verso lo stampo).
In una ciotola capiente montate il burro con lo zucchero fino a ottenere un composto spumoso, aggiungendo la scorza grattugiata del limone e la vaniglia.
Unite un uovo alla volta, continuando a montare, poi incorporate la farina setacciata insieme al lievito per dolci e infine il succo d’ananas.
Versate il composto nella tortiera e cuocete in forno caldo a 180° per circa 45 minuti.
Capovolgete la torta ancora calda sul piatto da portata e lasciatela raffreddare prima di servirla.
domenica 2 aprile 2023
Torta glassata con crema al burro matcha
Si dice che l’amore vero si manifesti nei piccoli gesti, negli sguardi attenti, nelle carezze inattese, nella presenza silenziosa che dice più di mille parole. Cosa accade, invece, quando l’amore è immediato, istantaneo con uno sconosciuto?
C’è chi, per innamorarsi, ha bisogno di tempo per conoscersi e accertarsi di essere ricambiato. M, al contrario, è uno dall’innamoramento facile. Attraverso l’amore si definisce perché l’assenza di amore ha creato in lui una sorta di vuoto: lui cerca di colmarlo attraverso l’altro, ma un vuoto emotivo che appartiene al passato non può essere colmato. Quel vuoto va risanato e non riempito.
Ogni sguardo ricambiato scatena in lui un’ondata di sostanze chimiche che eccita le terminazioni nervose dei suoi occhi, provoca una contrazione dei muscoli e dilata le pupille. Dopamina, noradrenalina e serotonina agiscono sulle sue ghiandole e così le mani gli sudano. È felice e allarmato al tempo stesso. Sa che dovrebbe distogliere quello sguardo, ma non ci riesce mai.
Ogni volta guarda il ragazzo di turno e ha come la certezza di essere sempre stato con lui. Senza sapere il perché, vorrebbe che fosse possibile. Senza sapere come, capisce cosa intendeva esprimere Julio Cortázar con quel suo “Me basta mirarte para saber que con vos me voy a empapar el alma”. Guarda quel ragazzo e sa che con lui s’inzupperà l’anima.
E così ogni volta s’innamora, per un’istante o per giorni, fino al successivo scambio di sguardi.
DOLCE > TORTA GLASSATA CON CREMA AL BURRO MATCHA
Farina 00: 100 g
Fecola di patate: 50 g
Uova: 3
Zucchero semolato: 150 g
Vaniglia in polvere: ½ cucchiaino
Limoncello: 1/2 bicchiere
Latte: 1/2 bicchiere
Burro: 1 noce
Per la crema al burro:
Formaggio spalmabile: 250 g
Mascarpone: 250 g
Panna fresca: 150 g
Zucchero a velo: 200 g
Tè matcha: 2 cucchiaini
Per la bagna:
Acqua > 200 ml
Zucchero > 80 g
Limoncello > 100 ml
Per la glassa al cioccolato:
Cioccolato fondente: 150 g
Panna fresca: 80 ml
Acqua calda: 40 ml
Zucchero: 50 g
Con l’aiuto di una frusta elettrica, montate in una ciotola capiente le uova con lo zucchero e la vaniglia, fino a ottenere un composto gonfio e spumoso.
Incorporate la farina e la fecola di patate, mescolando dolcemente con un cucchiaio, sempre dal basso verso l’alto, per non far smontare le uova.
Versate il composto in uno stampo da imburrato e infarinato.
Cuocete in forno caldo ventilato a 170° per circa 30 minuti.
Con l’aiuto di una frusta elettrica, preparate intanto la crema, montando il formaggio spalmabile col mascarpone e lo zucchero a velo. Quando il composto sarà soffice e vellutato, aggiungete il tè matcha e la panna, continuando a montare.
Preparate infine la bagna al limoncello, lasciando sobbollire per 5 minuti in un pentolino l’acqua con lo zucchero. Spegnete il fuoco e aggiungete il Limoncello, mescolando bene per amalgamare gli ingredienti.
Una volta che il pan di Spagna si sarà raffreddato, tagliatelo in tre strati dello stesso spessore.
Inumidite generosamente il primo strato con la bagna al Limoncello, quindi ricopritelo con una dose abbondante e uniforme di crema al burro.
Coprite col secondo strato di pan di Spagna, inumiditelo col resto della bagna al latte, quindi versate la rimanente crema al burro e coprite col terzo strato di pan di Spagna.
Per una glassa al cioccolato lucida, portate a bollore la panna con l’acqua e lo zucchero, quindi allontanate il pentolino dal fuoco e aggiungete il cioccolato tritato molto finemente, mescolando con una frusta finché non sarà completamente sciolto. La glassa deve essere liscia e priva di grumi.
Posizionate la torta su una gratella per dolci e fate colare la glassa al cioccolato mentre è ancora calda (35° C, se avete un termometro da cucina).
Lasciate indurire la glassa a temperatura ambiente prima di servire la torta.























