venerdì 17 giugno 2022

Piccoli onigiri del cuore

Gli onigiri sono un vero cibo consolatorio, tanto che in Piccoli problemi di cuore (Marmalade boy) Miki li prepara per confortare Mary (in originale Meiko), che ha problemi a causa del rapporto affettivo con uno degli insegnanti.


Questa serie ha suggerito a più di una generazione di adolescenti come affrontare i rapporti con genitori, amici e potenziali partner. Il cartone animato tratto dal manga di Wataru Yoshizumi (pubblicato nel 1992 sulla rivista “Ribon” di Shueisha) sottolinea come non sempre un divorzio e nuove relazioni familiari siano un male. La storia è infatti quella di Yuri (in originale Yu) e Miki. I due liceali assistono a uno scambio di coppia tra i genitori e finiscono a convivere come fratellastri. Dopo essere stati in balia di due spasimanti che ordivano per tenerli separati, Miki capisce che Yuri non è anaffettivo, ma solo timido e introverso, mentre il ragazzo accetta di poter amare una sorellastra con cui non ha legami di sangue.
Il successo di Marmalade boy (che ha venduto quasi 10 milioni di copie) ha visto la nascita del sequel Marmalade Boy Little, incentrato su Rikka e Saku (nuovi fratellastri di Yuri e Miki), di 10 light novel scritte da Yumi Kageyama, 1 mediometraggio animato, 1 serie TV live action taiwanese, videogiochi e 1 film diretto da Ryuichi Hiroki.
In Italia, il Piccoli problemi di cuore che conosciamo è un’opera diversa dall’originale, creata dagli adattatori nostrani col benestare di Wataru Yoshizumi. Intere linee narrative eliminate, scene rimontate, dialoghi rimaneggiati: 63 episodi (contro i 76 della serie originale) trasmessi su Canale 5 e Italia 1, per un totale di 152 minuti di tagli. 
Se anche voi come me amate la cucina e i cartoni animati, vi anticipo che a settembre uscirà per le edizioni Kappalab il mio nuovo ricettario IN CUCINA CON GLI ANIME GIAPPONESI.


Vi mostrerò passo passo come realizzare il bulgogi (da Cowboy Bebop), il curry (da School Rumble), l'ebi tempura (da Demon Slayer), la misoshiru (da Nana), i nikuman (da Inuyasha), l'okonomiyaki (da Kiss me Licia / Ai shite night), i bretzel buns (da Heidi), il ramen (da Naruto), il riso bianco (da Dragon Ball), il sukiyaki (da Lamù / Uruseiyatsura), il sushi hosomaki (da Detective Conan), i takoyaki (da One Piece), gli udon (da Cara, dolce Kyoko / Maison Ikkoku) gli yakitori (da Beck: Mongolian Chop Squad), le crêpes (da Creamy Mami), i daifuku (da Sailor Moon), i dorayaki (da Doraemon), i macarons (da Pokémon), la panna cotta (da Aggretsuko), i taiyaki (da To Love-ru) e i tamagoyaki (da Pesca la tua carta Sakura / Cardcaptor Sakura).
E questi deliziosi e facili onigiri (ma nella versione Fruits Basket).


ANTIPASTI > PICCOLI ONIGIRI DEL CUORE



Riso per sushi > 300 g
Alga nori > 1 foglio
Tonno in scatola > 240 g
Maionese > 4 cucchiai
Wasabi in pasta > 1 cucchiaino
Erba cipollina > 10 steli
Sesamo nero > 1 cucchiaio
Sale > 1 pizzico


Cuocete il riso a fuoco medio, in 450 ml d’acqua. Raggiunta l’ebollizione, abbassate la fiamma e coprite con un coperchio. Proseguite la cottura per 13 minuti (senza sollevare il coperchio), poi spegnete il fuoco e lasciate riposare il riso altri 10 minuti. Trasferitelo infine in una ciotola e aggiungete a pioggia il sesamo nero tostato.

Tritate l’erba cipollina e unitela al tonno. Aggiungete la maionese e il wasabi e mescolate fino a ottenere una salsa corposa e omogenea.

Prendete un po’ di riso (circa un quarto per degli onigiri grandi), stendetelo sulla mano bagnata, versate al centro un cucchiaio di salsa al tonno e appallottolatelo facendo attenzione che il condimento rimanga all’interno.

Modellate la polpetta di riso dandogli una forma triangolare, quindi tagliate l’alga nori a strisce e avvolgete per metà ciascun onigiri.