domenica 16 settembre 2012

Fesa di tacchino in umido con zucchine e pomodorini trifolati

Ho sempre amato il vintage, forse perché indossandolo si ha la consapevolezza di essere unici. Quelli vintage sono prodotti ineguagliabili, ricchi di personalità e storia. Sono realizzati con materiali eccellenti e una cura che oggi sarebbero fuori della portata dei più, e rappresentano una varietà di stili che non può essere preda dalla moda corrente. Un valore aggiunto inestimabile, in quest’epoca di globalizzazione forsennata.
Eco sostenibilità, riduzione dello spreco, estetica vintage. Il termine si utilizza anche per definire la moda d’epoca, intesa come patrimonio storico e culturale.
Abiti, accessori, oggetti di design… Ma si potrà parlare anche di ricette vintage?
D’altronde, il vintage ha a che fare con la cucina, almeno in senso lato: il termine deriva infatti dal francese antico vendenge, che indicava i vini vendemmiati e prodotti nelle annate migliori, diventato poi sinonimo dell’espressione d’annata.
E così ho ripensato alla cucina della mia famiglia, a quando ero bambino. Ricordo le mie idiosincrasie nei confronti di alcuni cibi. La fesa di tacchino, per esempio. Nonostante amassi il petto di pollo, specialmente alla panna. Era impossibile ingannarmi. Essendo così magro, trovavo il tacchino stopposo, per nulla saporito. Poi, un giorno, mia madre l’ha cucinato in umido, con le zucchine e i pomodorini, e me ne sono innamorato.
Era da molti anni che non lo mangiavo. Così, al ritorno dal Padova Vintage Festival, mi sono dedicato una ricetta degli anni Settanta. Con le verdure e le erbe aromatiche dell’orto, perché per una ricetta vintage servono alimenti eccellenti. E una cura speciale.

SECONDI > FESA DI TACCHINO IN UMIDO CON ZUCCHINE E POMODORINI TRIFOLATI

Fesa di tacchino > 4 fettine
Zucchine > 6
Pomodori datterini > 300 g
Vino Porto > 1 bicchierino
Aglio > 1 spicchio
Menta > 1 rametto
Melissa > 1 rametto
Olio extravergine d’oliva > 4 cucchiai
Burro > 1 noce
Sale > 1 pizzico
Pepe > 1 pizzico

Lavate e spuntate le zucchine, quindi affettatele a rondelle sottili.
Scaldate l’olio extravergine d’oliva in una padella antiaderente, e fate dorare lo spicchio d’aglio sbucciato e schiacciato.
Aggiungete le zucchine, il sale e il pepe, e fate cuocere a fuoco vivo per almeno 10 minuti, mescolando delicatamente perché la verdura non si attacchi al fondo.
Unite i pomodori datterini lavati e tagliati a metà per il lungo, coprite con un coperchio e continuate la cottura ancora qualche minuto, abbassando la fiamma.
Attenzione: se le zucchine sono fresche e sode cuoceranno presto, altrimenti la cottura richiederà più tempo. Assaggiatele, e non avrete dubbi.
Togliete le verdure e conservatele in un piatto.
Versate nel fondo di cottura una noce di burro. Fate rosolare le fettine di tacchino passate nella farina, quindi sfumatele con un bicchierino di porto, che farete evaporare velocemente.
Una volta cotte, aggiungete le verdure trifolate, qualche foglia di menta e di melissa tritate, e fate insaporire per un paio di minuti.

Una variante gustosa? Aggiungete alle zucchine una melanzana tagliata a cubetti!

3 commenti:

  1. è un vero piacere trovare un altro foodblogger ferrarese ;)
    Complimenti per questo tacchino veramente delizioso!

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    1. ciao francesca,
      ho appena curiosato nel tuo blog... complimenti (anche per l'omaggio a virginia woolf)!
      felice che questa ricetta ti sia piaciuta... ogni tanto anch'io cedo alla tradizione...! ;-)

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  2. Direi di sì, anche per realizzare ricette diverse dai gusti e dai profumi unici, come questa che hai saputo preparare molto bene.

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