L’abito
che indossi ti crea uno stato d’animo. A seconda di come ti vesti, scegli
inconsciamente l’umore della giornata. Si chiama ancoraggio: richiami a comando
determinate sensazioni piacevoli per poter disporre di qualcosa di positivo nel
momento del bisogno.
Chiudo
gli occhi e immagino un armadio a tre ante, ma al posto dei vestiti visualizzo
le emozioni che vorrei vivere. Hanno i miei colori preferiti, la mia taglia, il
mio profumo. Devo solo scegliere quale indossare: intimità, amore, complicità.
Ripongo
l’abito grigio, come quello che indossava Gregory Peck in un vecchio film degli
anni Cinquanta. Il grigio è la terra di nessuno, una zona smilitarizzata, un
muro di Berlino. È apatico e neutrale, non presuppone nessuna assunzione di
responsabilità.
Un
vestito blu è più adatto alla serata. Trasmette sicurezza, protezione e
fiducia. Rappresenta i legami di cui voglio circondarmi per sentirmi stabile,
libero da ogni tensione. Ma soprattutto rappresenta l’unione, la fedeltà.
Infilo
una vecchia cravatta kipper ties
e la allaccio con un doppio nodo Windsor, grande, triangolare e perfettamente
simmetrico. Lucido le scarpe, stringo la cintura, allaccio i primi due bottoni
della giacca. La cena è già pronta, la tavola apparecchiata.
Suona
alla porta. Gli apro con un sorriso. Buon compleanno, amore.
PRIMI
> RISOTTO GIALLO CON UVA CRESPINA
Riso
> 5 pugni
Bacche
di crespino (berberitzen) > 2 pugni
Prugne
secche > 8
Curcuma
> 1 cucchiaio
Curry
> 1 cucchiaio
Menta
> 15 foglie
Cipolla
> ½
Brodo
vegetale > 1 l
Olio
extravergine d’oliva > 5 cucchiai
Sale
> 1 pizzico
Pepe
di Sichuan > 1 pizzico
Versate
l’olio extravergine d’oliva in una padella antiaderente, tritate finemente la
cipolla e fatela soffriggere finché non sarà appassita.
Unite
le foglie di menta, le bacche di crespino, le prugne secche tagliate a
listarelle, il riso e alzate leggermente la fiamma. Quando i chicchi avranno un
aspetto traslucido aggiungete la curcuma e il curry, quindi versate il vino e
lasciatelo evaporare.
Salate,
pepate e aggiungete il brodo bollente, facendolo assorbire pian piano, un
mestolo alla volta.
Dopo
circa 15 minuti, spegnete il fuoco e mantecate il riso con una noce di burro.
Lasciatelo riposare per un paio di minuti prima di servirlo.
Ciao, ripasso da qui dopo un po'...periodo frenetico...Devo dire che quello che scrivi e come lo scrivi, oltre a quello che cucini, è molto nelle mie corde. Mi aggiungo ai tuoi lettori volentieri, se ti va passa a trovarmi, mi farebbe piacere ;-)
RispondiEliminagrazie per le parole, e grazie per esserti aggiunta!
Eliminaverrò a trovarti sul tuo blog... o magari ci incroceremo senza saperlo alla bottega delle spezie di ferrara... ;-)