Fino a qualche anno fa aspettavo la cena della vigilia per gustare
i piatti della mia tradizione, quelli
con cui sono cresciuto e che appartengono strettamente alla mia famiglia. Pur cucinando spesso pesce, mia madre riserva infatti
alcune ricette alle feste, forse perché certi piatti richiedono più
tempo in cucina, forse semplicemente perché l’attesa li rende speciali: rimandare il piacere è un modo di pregustarlo, e i piatti della
tradizione sono sempre quelli che portano con loro i ricordi del passato.
Da
quando ho una mia cucina mi diverto a orchestrare su quei piatti piccole o
grandi variazioni sul tema. Amo le variazioni
quanto detesto le imitazioni. L’imitazione è
sterile, volgare, riproduce senza creatività. La variazione, al contrario, è
nobile e fertile, si serve della citazione e omaggia l’originale nel suo
processo di trasformazione, che parte sempre dalla conoscenza di ciò che vuol
variare. Le modifiche possono riguardare qualsiasi aspetto dell’idea di
partenza, il segreto sta nell’ironia.
Per
reinterpretare la classica insalata di polpo, ho voluto darle un tocco esotico
e caraibico, con un abbinamento a me congeniale di frutta e spezie. La stessa piccantezza
acidula che ho da poco scoperto nelle nuove patatine San Carlo.
ANTIPASTI > INSALATA DI POLPO E TOPINAMBUR CON SCORZA DI
LIME E PEPE ROSA
Polpo > 1 (da circa 1 kg)
Aglio > 1 spicchio
Alloro > 3 foglie
Topinambur > 700 g
Lime > 2
Olio extravergine d’oliva > 4 cucchiai
Sale > 1 pizzico
Pepe nero > 10 grani
Pepe rosa > 1 manciata
Peperoncino > 1 pizzico
Riempite d’acqua una pentola capiente, aggiungete il sale, l’aglio,
l’alloro e il pepe in grani.
Portate a ebollizione, quindi immergete il polpo nell’acqua per
tre volte tenendolo dalla testa, finché i suoi tentacoli non si saranno
arricciati e ammorbiditi.
Lasciate il polpo nell’acqua bollente, abbassate la fiamma, e
fatelo cuocere coperto per un’ora e mezza (se volete una carne tenerissima).
Spegnete quindi il fuoco, e fatelo raffreddare nell’acqua di cottura.
Una volta freddo, scolate il polpo e passatelo sotto l’acqua
corrente, strofinando delicatamente i tentacoli per eliminare la pelle e le
ventose, e poi tagliatelo a pezzetti.
Lavate
bene i topinambur, spazzolandoli per eliminare i residui di terra. La buccia è
molto sottile e digeribile, quindi non va tolta. Se proprio preferite
eliminarla, pelate i tuberi dopo averli leggermente lessati.
Bolliteli
dolcemente e brevemente (max 20 minuti) in abbondante
acqua acidula, quindi tagliateli a pezzetti.
Unite
il polpo ai topinambur, aggiungete la scorza grattugiata dei lime, una
manciata di pepe rosa pestato, un pizzico di sale e di peperoncino piccante (in
polvere o, se è la stagione giusta, fresco sminuzzato), e condite con
una vinaigrette di olio extravergine d’oliva e succo di lime.
Servite a temperatura ambiente guarnendo con
qualche fettina di lime.