Li sento ancora ogni tanto
nell’aria. Profumi passati, come quelli che indossavo da ragazzo, illudendomi
che fossero una seconda pelle solo mia. Il primo che ricordo è il dopobarba
Azzaro. Fa parte della mia infanzia, e lo ritrovo ogni volta che abbraccio mio
padre. Lo rubavo dalla mensola dello specchio del bagno, prima ancora di
iniziare a radermi. Ha note di testa intrise di cumino,
iris, lavanda, salvia sclarea, basilico, anice, bergamotto e limone, in mezzo ha note di sandalo, bacche di ginepro, patchouli, vetiver, cedro e cardamone, e solo più tardi entrano in scena pelle, fave di tonka, ambra, muschio e Evernia prunastri. In quegli anni gli uomini si dividevano in due categorie: chi indossava Azzaro e chi preferiva invece Drakkar Noir di Guy Laroche. Un po’ come succedeva tra chi ascoltava i Duran Duran e gli Spandau Ballet. O prima ancora i Beatles e i Rolling Stones.
iris, lavanda, salvia sclarea, basilico, anice, bergamotto e limone, in mezzo ha note di sandalo, bacche di ginepro, patchouli, vetiver, cedro e cardamone, e solo più tardi entrano in scena pelle, fave di tonka, ambra, muschio e Evernia prunastri. In quegli anni gli uomini si dividevano in due categorie: chi indossava Azzaro e chi preferiva invece Drakkar Noir di Guy Laroche. Un po’ come succedeva tra chi ascoltava i Duran Duran e gli Spandau Ballet. O prima ancora i Beatles e i Rolling Stones.
Appena ho capito la mia urgenza
di uscire dal coro, ho cambiato pelle. Le nuove fragranze finiscono spesso per
cancellare il ricordo dei profumi passati.
Come per l’abbigliamento, il profumo
mi ha aiutato a distinguermi. Ho indossato Kenzo pour Homme, precursore nelle
note marine, con quell’aroma di muschio verde e pepe bianco. Poi ha iniziato a
usarlo la ragazza del mio migliore amico dell’epoca, così mi sono riscoperto
nelle note di Dolce & Gabbana, arricchite dalla sensualità del tabacco.
Erano gli anni delle prime scoperte, della mia consapevolezza e poi della mia
emancipazione, quando a ventitré anni sono andato a vivere per conto mio.
La mia pelle ha poi odorato per
anni di Allure Homme di Chanel, una fragranza che raccontava la storia di un
uomo coraggioso, generoso, ma anche spirito libero. Era l’odore di un amante, e
non poteva rimanere attaccato per sempre alla mia pelle. Ero alla ricerca di
un amore a tempo indeterminato, e nel cercarlo ho iniziato a scegliere i
profumi come i vestiti, in base al tempo e all’umore. E così ho imparato a
scegliere quelli dei maestri profumieri.
Philosykos di Dyptique, una delle
migliori fragranze di fico mai create e uno dei profumi preferiti di tutti i
tempi. Bois Farine di Artisan Parfumeur, ricco e fresco come una pioggia di
farina. E ancora Safrant Troublant, in cui zafferano e vaniglia si accordano
amalgamandosi, o Poivre Piquant, che unisce aggressività di pepe bianco e
liquirizia leggermente amara alla tenerezza vellutata data da latte e miele. E
infine il mio preferito, Blue Amber di Montale, che mi ha fatto conoscere
Giorgio.
Quante spezie ed erbe aromatiche
ci sono nei miei profumi... Le stesse che caratterizzano la mia cucina speziata e
aromatica.
DOLCI > MASCARPONE
VARIEGATO AL CIOCCOLATO CON FIOCCHI INTEGRALI E PINOLI
Mascarpone > 250 g
Uova > 3
Panna fresca > 250 g
Zucchero > 100 g
Pinoli > 30 g
Fiocchi integrali > 20 g
Amaretto di Saronno > 4 cucchiai
Montate i tuorli con 50 g di
zucchero fino a renderli soffici e spumosi.
Lavorate il mascarpone con una
spatola, poi aggiungete il composto di uova e continuate a montare fino a
quando non otterrete una crema liscia.
Montate la panna con lo zucchero
rimasto e incorporatela al mascarpone, mescolando dolcemente con un cucchiaio,
sempre dal basso verso l’alto.
Aggiungete quindi i pinoli
tostati.
Riducete il cioccolato a
pezzetti, mettetelo in un pentolino e fatelo sciogliere a bagnomaria. Quando
inizia a fondere togliete la pentola dal fuoco, aggiungete l’Amaretto di
Saronno e mescolate con una spatola di legno finché il cioccolato non sarà
completamente liquido.
Versate il cioccolato sulla crema
di mascarpone (va sempre versato il cioccolato sugli altri ingredienti di
pasticceria e non il contrario) e mescolate appena, giusto per dare all’insieme
un aspetto variegato.
Versate il mascarpone in quattro
coppette monoporzione e fate raffreddare in frigo per un paio di ore.
Per una nota croccante, prima di
servire il dessert aggiungete qualche fiocco integrale.
Per la cottura a bagnomaria, il
pentolino che contiene il cioccolato va posato nel tegame con l’acqua facendo
attenzione che le pareti dei due recipienti non aderiscano. Attenzione inoltre
a non coprire con un coperchio il pentolino, dal momento che le gocce di
condensa cadrebbero nel cioccolato.
Goloso!!!
RispondiEliminanon mi convinci, per una volta non cedo alle tue lusinghe... non amo mascarpone, non adoro la cioccolata... alla prossima :)
RispondiEliminaMhhhhhhhhh che bontààààààààààààààà!
RispondiEliminaThe Glossy Mag
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