Edward
Hopper lavorava in silenzio. Scriveva poco e parlava ancora meno. In compenso
dipingeva tantissimo. Nei suoi quadri tutto appare immobile, anche il tempo
sembra fermarsi. Le persone che ritrae non sembrano avere occupazioni di sorta.
L’attesa è percettibile.
La
realtà è altra cosa. Ormai non si ha più tempo. Non c’è tempo per rilassarsi,
né per fare la spesa al mercato. Non c’è tempo per mondare le verdure, né per
tagliare un pezzo di carne. L’abitudine alla comodità ha anestetizzato la
spinta al fare, i cibi pronti offuscano l’immaginazione. Sempre più persone
rinunciano a cucinare, preferendo buste surgelate e prodotti industriali.
Chi
risparmia i minuti guadagna le ore, recitava un proverbio popolare. Ma chi
risparmia tempo in cucina sa davvero cosa farne? Oppure si limita a buttarlo
via più comodamente, bruciandolo in una sorta di rito collettivo?
Riscopriamoci
sovversivi. Proviamo per una volta a fuggire le trappole dell’abitudine e della
pigrizia.
Il
sospetto che qualcosa non sia ancora stato cucinato può essere un buon punto di
partenza. L’idea che qualcuno non abbia avuto la forza o il tempo di farlo.
Se
temete di perdere tempo cucinando, provate a considerare quel tempo come un
investimento in qualità della vita.
PRIMI
> INCONTRO DI VELLUTATE CON SALAMINA DA SUGO AL PROFUMO DI CAFFÈ
Patate
> 6
Carote
> 300 g
Salama
da sugo > 1
Cipolla
> ½
Farina
bianca > 4 cucchiai
Caffé
> una manciata di chicchi + 1 pizzico in polvere
Pangrattato
> 1 manciata
Brodo
vegetale > 1 litro
Burro
> 40 g
Latte
> ½ bicchiere
Olio
extravergine d’oliva > 8 cucchiai
Sale
> 1 pizzico
Pepe
> 1 pizzico
Mettete
a bagno la salamina da sugo in acqua tiepida per una notte, per ammorbidire le
incrostazioni esterne che andranno poi delicatamente spazzolate.
Mondate
e grattugiate le carote e fatele aromatizzare per sei ore in un contenitore
ermetico assieme a una manciata di chicchi di caffè.
Sciogliete
il burro in una padella antiaderente e fate rosolare le carote grattugiate,
avendo cura di eliminare i chicchi di caffè.
Versate
½ litro di brodo caldo fino a coprirle completamente e cuocete per 20 minuti,
quindi aggiungete il latte e proseguite la cottura fino a quando le carote non
saranno cotte.
Unite
2 cucchiai di farina, il sale e il pepe, e frullate le carote con l’aiuto di un
mixer a immersione, fino a ottenere una crema vellutata. Nel caso il
composto non sia abbastanza morbido, aggiungete un altro po’ di latte.
Sbucciate
le patate e tagliatele a pezzetti.
Tritate
la cipolla e fatela soffriggere in una pentola con 4 cucchiai di olio
extravergine d’oliva.
Aggiungete
le patate e rosolatele per qualche minuto a fuoco vivace.
Versate
½ litro di brodo caldo fino a coprirle completamente e proseguite la cottura
per 30 minuti.
Unite
2 cucchiai di farina, il sale e il pepe, e frullate le patate con l’aiuto di un
mixer a immersione, fino a ottenere una crema vellutata. Nel caso il composto
non sia abbastanza morbido, aggiungete un altro po’ di brodo.
Mettete
la salamina da sugo in un sacchetto alimentare, sigillatelo bene e fate
cuocere per 5 ore in una pentola piena d’acqua.
Fate
attenzione che l’acqua non arrivi mai all’ebollizione, lasciando la fiamma
quasi al minimo.
Rabboccate
con acqua bollente man mano che l’acqua di cottura evapora.
Togliete
la salama dal sacchetto, tagliate la parte superiore e prelevatene 5 cucchiai,
da rosolare in 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva.
Unite
una manciata di pangrattato e un pizzico di caffè in polvere, e fate saltare
per un minuto a fuoco vivace.
Versate
in ogni piatto due mestoli di vellutata di patate, un mestolo di vellutata di
carote aromatizzata al caffè e un cucchiaio abbondante di salama da sugo.
Completate
con un goccio d’olio extravergine d’oliva, una macinata di pepe e ancora un
pizzico di caffè in polvere.
La
salama (o salamina) da sugo è un insaccato di carni di maiale tipico della
provincia di Ferrara. Potete sostituirla con salsiccia macinata di Norcia, o
con altra salsiccia a vostro piacimento.
Condivido, a volte la vita frenetica ci fa perdere ciò che più può darci piacere come il cibo, elemento vitale per la nostra salute e per questo dobbiamo farci un investimento, investimento che tu hai saputo ben fare in questa vellutata di qualità.
RispondiEliminaLorenzo D.