martedì 14 gennaio 2014

Bocconcini di pollo allo zafferano con ceci e albicocche secche

«Cucinare è come amare» scriveva la giornalista americana Harriet Van Horne. «O ci si abbandona completamente o si rinuncia». E amare, in cucina, significa anche dedicarsi una cena domestica, coccolati come se si fosse al ristorante.
In molti mi hanno chiesto una ricetta per un romantico San Valentino. D’altronde, si sa, l’appetito sessuale nasce a tavola… E non sono solo ostriche & champagne a risvegliare i sensi. Molti dei prodotti che troviamo nei nostri mercati possono infatti aiutarci a conquistare e sedurre l’oggetto dei nostri desideri.
L’amore richiede quel pizzico di follia che non si nutre di domande, ma solo di emozioni (e di sensazioni organolettiche, aggiungo io). Quelli che comunemente definiamo “cibi afrodisiaci” sono in realtà alimenti che fanno bene al cuore e dintorni. Le spezie, per esempio, amplificano il desiderio in modo naturale aumentando il battito cardiaco e favorendo una maggiore e più rapida distribuzione di sangue tutto il corpo. Lo zafferano risveglia i sensi (Zeus lo assumeva per aumentare la potenza sessuale e la libido); il peperoncino agisce come vasodilatatore, innalza la temperatura corporea e tonifica le pareti delle arterie; lo zenzero stimola la circolazione.
Anche gli alimenti ricchi di beta carotene, come le albicocche e tutti i frutti di colore scuro, aumentano il tono dei capillari venosi… Non per niente, in Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, la regina delle fate Titania ordinava ai suoi elfi «Siate gentili e cortesi con questo cavaliere... D’albicocche nutritelo», dopo che un dispettoso sortilegio l’aveva fatta invaghire del recalcitrante tessitore Nick Bottom.
Senza tralasciare il petto di pollo, ricco di vitamina B3 e quindi importante non solo per incrementare i livelli energetici, ma anche per favorire l’elasticità dei vasi sanguigni.
E persino i ceci, ai quali si attribuivano anticamente virtù afrodisiache: il termine “cicer” deriva dal greco “kikus”, che significa proprio “forza”, “potenza”.
Il piatto che vi propongo segna l’incontro di gusto di tutti questi alimenti. Una scelta forse non convenzionale per “il giorno degli innamorati”, ma che saprà deliziarvi il palato.
A voi non resta che buttarvi il passato alle spalle: l’amore può ferire e farci ammalare, ma allo stesso modo è capace di rimarginare le ferite e farci guarire. Basta lasciarsi andare.

SECONDI > BOCCONCINI DI POLLO ALLO ZAFFERANO CON CECI E ALBICOCCHE SECCHE

Pollo > 600 g
Ceci > 200 g
Cipolla bianca > 1
Albicocche secche > 120 g
Alloro > 2 foglie
Timo > 1 rametto
Menta > 1 mazzetto
Peperoncino > 1 pizzico
Zafferano > 1 bustina
Zenzero > 1 cm
Sale > 1 pizzico
Pepe > 1 pizzico

Lavate e lasciate i ceci in ammollo in acqua per una notte.
Scolateli, metteteli in una pentola e ricopriteli d’acqua.
Unite le foglie di alloro e portate a ebollizione, continuando la cottura fino a quando i ceci non saranno teneri.
Scolateli tenendo da parte due bicchieri circa di acqua di cottura ed eliminate l’alloro.
Scaldate quattro cucchiai d’olio in una padella antiaderente e fate soffriggere una cipolla affettata finemente per qualche minuto, insaporendo con un pizzico di peperoncino, una grattugiata di zenzero e un trito di menta e timo.
Tagliate il petto di pollo a bocconcini di 2 cm circa, eliminando ossicini e cartilagini.
Aggiustate di sale e di pepe nero macinato fresco, e passate i bocconcini nella farina.
Versate il pollo nel soffritto e fatelo rosolare.
Aggiungete le albicocche secche tagliate in quattro.
Unite i ceci, un bicchiere d’acqua di cottura dei ceci, e continuate la cottura per 30 minuti.
Versate quindi lo zafferano sciolto in un mestolo d’acqua di cottura dei ceci e proseguite a fiamma alta per qualche minuto ancora, fino a quando il liquido non sarà ristretto al punto giusto.

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