La
semplicità è armonia, anche in cucina. Ma è anche la più sospetta delle
qualità. Spesso non ci rendiamo conto di quanto sia eccezionale. Ce ne
vergogniamo, perché ci sentiamo in dovere di complicare tutto, trasferendo i
nostri bisogni sulla capacità altrui di nutrire i nostri propositi.
I
piaceri semplici sono l’ultimo rifugio della gente complicata, scriveva Oscar
Wilde. Perché la semplicità è un lavoro lungo, paziente, assiduo di
semplificazione. Una complessità risolta. È la più lieve delle virtù, la più
trasparente e la più rara. Un’ancora a cui legarci nei momenti più turbolenti e
fragili.
La
semplicità è una materia relativa, dipende dal clima, dalle abitudini, dalla
cultura, dal carattere dell’individuo. Tutti noi cuciniamo dei piatti che,
consciamente o inconsciamente, ci raccontano agli altri. E ogni giorno
descriviamo noi stessi e il nostro stato d’animo scegliendo quali alimenti
acquistare.
La
sfida, di questi tempi, è proprio questa: ritrovare la semplicità. Nei gesti,
nelle parole, nell’esserci. Perché la semplicità è un meraviglioso obiettivo.
Questo
piatto nasce per caso, di fretta, per riparare a una cena improvvisata. Ne ho
citato gli ingredienti su Facebook, senza neppure postarne la fotografia, e il
post ha ricevuto decine di commenti curiosi ed entusiasti. Credo che niente
crei più stupore della semplicità, perché forse non esiste niente di più
difficile che essere semplici. Così mi sono deciso a svelarne la ricetta.
Semplice,
naturalmente. Cioè non complessa, personale, soggettiva e libera, ma animata
dallo stesso entusiasmo di sempre per la cucina creativa.
Un
piatto che potrete trasformare a piacere senza paura di sbagliare il risultato.
Finalmente.
ANTIPASTI
> GIRELLA DI PASTA SFOGLIA CON GUANCIALE, MELA VERDE, TALEGGIO E OLIVE
TAGGIASCHE SU CARPACCIO DI FINOCCHIO AL BASILICO
Pasta
sfoglia > 1 rotolo (rettangolare)
Guanciale
> 100 g
Mela
Granny Smith > 1
Taleggio
> 60 g
Olive
taggiasche > 40 g
Finocchi
> 2
Uovo
> 1
Basilico
> 1 mazzetto
Olio
extravergine d’oliva al basilico > 4 cucchiai
Lasciate
il rotolo di pasta sfoglia per qualche minuto a temperatura ambiente, quindi
stendetelo su un piano.
Adagiate
sul rotolo il guanciale affettato finemente lasciando scoperto solo un paio di
centimetri lungo un lato corto.
Lavate
la mela, eliminate il torsolo, quindi tagliatela a fette sottili con una
mandolina.
Adagiate
le fettine di mela sul guanciale, quindi grattugiate sugli altri ingredienti il
taleggio e distribuite le olive taggiasche denocciolate.
Arrotolate
il rotolo di pasta sfoglia delicatamente, dal lato corto, facendo attenzione
che non rimanga aria all’interno e che il ripieno non fuoriesca.
Chiudete
il rotolo con il lembo di sfoglia lasciato scoperto, facendo una lieve
pressione perché la pasta non si separi in cottura.
Con
un coltello affilato, tagliate il rotolo in fette spesse circa quattro
centimetri.
Spennellatele
le girelle di pasta sfoglia con il tuorlo d’uovo sbattuto e disponetele (non
troppo vicine le une alle altre) su una teglia rivestita di carta forno.
Fatele
cuocere in forno caldo a 200° per circa 15 minuti, o comunque fino a quando la
pasta sfoglia non sarà gonfia e dorata.
Mondate intanto i finocchi, eliminando la parte del gambo e la prima foglia più legnosa.
Tagliateli
a fette sottilissime con una mandolina.
Insaporiteli
con l’olio extravergine d’oliva al basilico, conditeli con sale e pepe e
lasciateli riposare per 10 minuti.
Appena
prima di servire, sistemate il carpaccio di finocchio sui piatti, adagiatevi
sopra le girelle di pasta sfoglia appena tiepide, quindi spolverate il tutto
con qualche foglia di basilico fresco tritato al momento.
Se
non lo trovate in commercio, sappiate che preparare l’olio extravergine d’oliva
al basilico è semplicissimo.
Lavate
e asciugate con cura 40 foglie di basilico fresche e 5 infiorescenze fresche di
basilico (le infiorescenze sono profumatissime, se non ne avete aggiungete 20
foglie alla dose suggerita).
Lasciate
il tutto in infusione in un vaso di vetro per 15 giorni in 1 litro di olio
extravergine d’oliva, al buio, quindi filtrate e imbottigliate.
La semplicità è relativa, come relativamente bella e deliziosa è questa girella, compliments :-)
RispondiEliminaLorenzo D.