Ho scritto alcune pagine del mio nuovo romanzo, una commedia sulla differenza di età in amore che avevo immaginato inizialmente per un graphic novel. A volte succede. Certe storie necessitano di più spazio, più parole.
Comunque sia, mi sono trovato a riflettere sulla scrittura. Questo romanzo, così come il primo, Torneranno gli sguardi, è pensato al presente.
Ci sono pochi romanzi scritti al presente, probabilmente lo avrete notato. È che di norma le opere di narrativa si scrivono al passato remoto e non tutti i lettori ammettono concessioni verbali. Per molto critici, poi, l'uso del presente è una moda, un danno collaterale provocato dalle scuole di scrittura. Una nota agente letteraria londinese addirittura non accetta romanzi scritti al presente.
Insomma, per i più le storie che si raccontano devono essere già accadute e quindi considerarsi concluse. Ma i miei personaggi sono vivi e nel vivo della loro vita. Non si nutrono di ricordi, le loro storie sono in divenire. E il verbo al presente trasmette un senso di immediatezza, trascina subito i lettori nel vivo della storia.
Probabilmente la mia è una deformazione professionale: nascendo come sceneggiatore di fumetti, per me il presente è il tempo del “qui e ora”, dell’azione, della crescita (anche interiore). Per questo lo scelgo. E sono in buona compagnia, oserei dire. Henri Charrière, Tom McCarty, Damon Galgut, Emma Donoghue, giusto per citare qualche autore a me affine.
Perché dovrei adeguarmi allo standard? Il tempo verbale in un romanzo può essere una discriminante sul giudizio finale?
SECONDI > GAMBERI TERIYAKI CON INSALATA SUNOMONO DI CETRIOLO E ALGHE WAKAME
Gamberi: 400 g
Salsa di soia: 100 ml
Mirin: 100 ml
Sake: 100 ml
Zucchero: 20 g
Cetriolo: 1
Alga wakame: 10 g
Sale: 1 cucchiaino
Sesamo: qb
Per la salsa sunomono:
Aceto di riso: 4 cucchiai
Salsa di soia: 2 cucchiai
Zucchero: 1 cucchiaio
Fate rinvenire in acqua le alghe wakame. Lavate i cetrioli e tagliateli a fettine molto sottili.
Immergete le fettine di cetriolo in una ciotola d’acqua con un cucchiaino di sale e lasciateli riposare per circa 5 minuti, poi scolateli.
Preparate la salsa sunomono mescolando l’aceto di riso, la soia e lo zucchero.
In una ciotola capiente unite le alghe wakame, i cetrioli e irrorate il tutto con la salsa sunomono.
In un pentolino fate cuocere a fuoco lento la salsa di soia, il mirin, il sake e lo zucchero finché il tutto non si sarà ristretto di circa un terzo del suo volume.
Cospargete i gamberi con la salsa ottenuta e cuoceteli in pentola o su una griglia, girandoli spesso e spennellandoli ogni volta con la salsa.
Servite i gamberi teriyaki con l’insalata di alghe e cetrioli e una spolverata di semi di sesamo.
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