Il primo indiscutibile segnale di una relazione tossica è la perdita d’autostima. Se una relazione è escludente e smette di portare gioia e invece fa sentire tristi, arrabbiati, ansiosi o rassegnati, potrebbe essere tossica.
Per la rinascita di Alex, protagonista del mio nuovo romanzo Torneranno gli sguardi (Kappalab), è determinante l’incontro con Lorenzo, uno che ha dentro di sé il sorriso. Uno a cui gli occhi s’illuminano improvvisamente e brillano. Le riconosci così le persone vere, dallo sguardo. Alex capisce che non bisogna avere paura di abbandonare le apparenze per vivere nella consapevolezza di sé stessi. E soprattutto impara a non correre, allontanandosi da quegli schemi del “mordi e fuggi” che troppe volte sono alla base delle relazioni gay.
Durante un recente reading, una persona mi ha ringraziato perché ho raccontato che essere felici è possibile, anche per le persone LGBT+. Troppo spesso siamo i primi a concentrarci sugli stereotipi, a credere nella loro ineluttabilità, a rimanerne prigionieri. Ho amici per esempio che sognano il grande amore, ma vivono alla mercé di App illusorie, di cui fanno un uso ormai bulimico. L’attenzione o la potenzialità del sesso distrae da emozioni dolorose, dai vuoti dell'anima che spaventano come quelli d'aria in volo, ma certi contesti possono rivelarsi tossici per chi cerca altro.
Le abitudini, si sa, sono dure a morire, insieme alle nostre insicurezze.
Riso Arborio > 5 pugni
Miso > 60 g
Cipolla > ½
Alga wakame > 1 foglio
Zenzero fresco > 2 cm
Salsa di soia > 4 cucchiai
Furikake > 1 cucchiaio
Olio EVO > 2 cucchiai
Burro > 2 noci
Mettete l’alga wakame in ammollo in acqua fredda.
In una padella antiaderente, soffriggete la cipolla tritata e lo zenzero grattugiato in 2 cucchiai di olio EVO.
Aggiungete 1 litro d’acqua, la salsa di soia e l’alga wakame strizzata e affettata.
Lasciate sobbollire a fuoco lento per 20 minuti circa.
Spegnete il fuoco, aggiungete il miso e mescolate con un cucchiaio di legno fino a quando non si sarà completamente sciolto.
Versate 1 noce di burro in una padella antiaderente, portatela a temperatura e tostate il riso. Quando i chicchi avranno un aspetto traslucido versate il brodo bollente di miso filtrato, facendolo assorbire pian piano, un mestolo alla volta.
A cottura ultimata, mantecate il risotto lontano dal fuoco con 1 noce di burro, lasciandolo poi riposare per un paio di minuti.
Impiattate il risotto servendovi di un coppapasta, quindi spolveratelo con 1 cucchiaio di furikake (condimento giapponese per il riso acquistabile nei migliori supermercati orientali) o con un mix di alga nori tritata, semi di sesamo tostati, gamberetti essiccati e katsuobushi (bonito).