venerdì 22 luglio 2022

Polpette di manzo e cous cous al pomodoro

La differenza di età tra due persone è determinante nella riuscita di un rapporto oppure no?
Ieri sera a cena ci siamo trovati a consolare un amico tornato single. Per qualche mese ha trovato l’amore in un ragazzo più giovane, poi non ha retto alla paura e adesso ha nostalgia dell’ex, della sua vitalità, della sua felicità, del suo spirito di scoperta, del suo entusiasmo per qualunque cosa. Lui che ha sempre avuto compagni coetanei, ora si pente di non aver superato le barriere del moralismo imperante. Di non aver dato fiducia al suo speciale “may-december”, come qualcuno chiama le relazioni con una forte differenza di età.
Dopo averlo ascoltato, ho cercato di mettermi nei suoi panni. Se tra loro c’era attrazione fisica, intesa intellettuale, comprensione emotiva, intimità, supporto reciproco, esclusività, ha avuto davvero senso fuggire? Probabilmente no. 
Uno studio inglese sul tema sostiene che lo scarto tra uomo e donna dovrebbe essere di quattro anni per una garanzia di felicità. Ma cosa succede quando gli anni sono dieci o quindici? E se la coppia è omosessuale?
Due persone provenienti da vissuti diversi, data la differenza anagrafica, sanno sicuramente arricchirsi a vicenda. Nell’incontro tra due generazioni, infatti, le caratteristiche individuali possono armonizzarsi in un tutt’uno completo e ben bilanciato: da una parte l’esperienza e la maggiore saggezza di chi ha qualche anno in più, dall’altra la passionalità e la carica vitale tipiche di un’età più giovane.
Ciò che non va dimenticato, qualsiasi sia la data di nascita dei partner, è che per far durare un amore è necessario tenerlo vivo. E sentirsi vivi, nonostante gli anni che passano (per tutti). 
«L’età non ti protegge dall’amore. Ma l’amore, fino a un certo punto, ti protegge dall’età» sosteneva Jeanne Moreau.
Le relazioni nascono certamente perché ci si vuole bene, ma durano solo perché si decide di farsene carico. A volte, purtroppo, a mancare è il coraggio.
 
SECONDI > POLPETTE DI MANZO E COUS COUS AL POMODORO
 

Macinato di manzo > 400 g
Cous Cous > 80 g
Parmigiano Reggiano > 60 g
Uovo > 1
Passata di pomodoro > 700 ml
Pangrattato > qb
Basilico > 1 mazzetto
Zucchero > 1 pizzico
Vino bianco > ½ bicchiere
Olio EVO > 4 cucchiai
Sale > 1 pizzico
Pepe > 1 pizzico
 
Versate il cous cous in una ciotola, condite con olio e aggiungete una pari quantità di acqua bollente. Coprite e lasciate riposare per 5 minuti.
Sgranate il cous cous con una forchetta e tenetelo da parte.
Versate il macinato in una ciotola capiente assieme al parmigiano reggiano grattugiato, al cous cous sgranato e all’uovo.
Aggiungete il sale, il pepe, il basilico lavato e sminuzzato, quindi impastate a lungo con le mani, per rendere il composto tenero e amalgamare alla perfezione tutti gli ingredienti.
Ricavate delle polpette grandi come una noce, passatele nel pangrattato e lasciatele in frigo per un’ora.
Scaldate un filo d’olio extravergine d’oliva in una padella antiaderente e fate rosolare le polpette su tutti i lati. Bagnate col vino bianco e proseguite la cottura a fuoco medio per una decina di minuti, girandole continuamente (ma delicatamente) finché non saranno imbrunite.
Aggiungete la passata di pomodoro e un pizzico di zucchero, coprite con un coperchio e proseguite la cottura a fuoco lento per 1 ora.
Impiattate le polpette su una base di salsa di pomodoro.
 
 

2 commenti:

  1. A volte oltre al coraggio, manca anche anche la pazienza. Sfiziose queste polpette le voglio provare!
    Buona serata
    Alice

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