Forse
vi sarà capitato di vedere, nelle piazze delle vostre città, alcune persone che
manifestano stando in piedi con un libro in mano, ferme, immobili, come ferme e
immobili sono le loro idee.
Non
manifestano infatti per i propri diritti, ma per la negazione di quelli altrui.
Si
fanno chiamare Sentinelle in Piedi
e conducono una battaglia contro le rivendicazioni delle persone gay, lesbiche
e transessuali. Perché, se è vero che il motivo del loro dissenso sarebbe
quello di vegliare sulla libertà di espressione e opinione, la stessa si
declina solo ed esclusivamente sul tema della negazione dei diritti per le
persone omosessuali.
Secondo
l’Agenzia per i Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, l’omofobia danneggia
ogni anno la salute e la carriera di milioni di persone. L’Italia è il paese
dell’Unione Europea con il maggior tasso di omofobia sociale, politica e
istituzionale: secondo i dati del Dipartimento di Salute Pubblica, i suicidi
della popolazione gay legati alla discriminazione omofobica costituirebbero il
30% di tutti i suicidi tra gli adolescenti.
In
un periodo in cui si moltiplicano le aggressioni omofobiche, le Sentinelle
in Piedi schierano a esercito le
frange più fondamentaliste del cattolicesimo nazionale e dell’estrema destra
alimentando l’odio e la violenza.
Quando
una società non si accorge di “sentinelle” e di “milizie” che prendono terreno
è ora di riconfigurare l’attenzione, e valutare bene i rischi che si possono
correre a sottovalutare l’invasività del fondamentalismo nello spazio pubblico.
Pensateci
quando li vedrete.
È come se qualcuno manifestasse oggi per il diritto a
offendere e perseguitare gli ebrei, i neri, le donne, inficiando anni di lotte
e conquiste sociali, dai matrimoni misti ai diritti dei
lavoratori, fino al diritto al divorzio o all’aborto…
Qui
non è in discussione la fede individuale, ma l’uso politico della religione e
della fede. E non possiamo permettere che siano le minoranze aggressive
oltranziste a “difendere” la vita, la famiglia, la morale, la sessualità e le
relazioni tra i generi.
Alle
Sentinelle in Piedi non posso
che ricordare le parole di Simone, 21 anni, che si è buttato da un palazzo di
undici piani perché deriso, discriminato ed emarginato in quanto gay: «L’Italia
è un Paese democratico, libero. Ma è anche una nazione dove ci sono persone
omofobe. E chi ha questi atteggiamenti dovrà fare i conti con la propria
coscienza».
PRIMI
> INSALATA DI PASTA AL MANGO CURRY CON FETA, MELA VERDE, PACHINO E MENTA
Pasta
corta > 300 g
Pomodorini
pachino > 150 g
Mele
Granny Smith > 1
Formaggio
Feta > 150 g
Curry
> 3 cucchiai
Mango
in polvere > 1 cucchiaio
Menta
> 1 mazzetto
Limone
> 1
Olio
estravergine d’oliva > ½ bicchiere
Sale
> 1 pizzico
Pepe
> 1 pizzico
Sciogliete
2 cucchiai di curry nell’acqua di cottura della pasta.
Scolatela
al dente e fatela raffreddare con un getto veloce di acqua fredda. Scolatela
nuovamente facendo molta attenzione: se la pasta rimane bagnata assorbirà
l’acqua e risulterà collosa.
Versate
la pasta in un’insalatiera e conditela con un’emulsione di olio extravergine
d’oliva, curry e mango in polvere.
Lasciate
riposare in frigo per circa un’ora.
Lavate
intanto i pomodorini pachino, tagliateli in quattro e conditeli con poco olio
extravergine d’oliva, sale e pepe.
Tagliate
il formaggio feta in dadini di circa 1 cm.
Sbucciate
la mela e tagliatela a dadini di circa 1 cm (irrorando con poco succo di limone
perché non anneriscano).
Lavate
delicatamente le foglie di menta e asciugatele su un foglio di carta da cucina.
Togliete
la pasta dal frigo, unite i pomodorini pachino, il formaggio feta, la mela e le
foglie di menta spezzate a mano.
Mescolate
delicatamente e servite subito, guarnendo con qualche foglia di menta.
La
polvere di mango viene prodotta lavorandone i frutti: vengono affettati, fatti
essiccare e macinati. Si trova in commercio anche col nome amchoor o amchur. Ha
un colore che va dal nocciola al rosato, un profumo fresco e un gusto
immediatamente aspro e pungente che rilascia poi al palato dolci note fruttate
e sfumature di miele. Il suo contenuto di ferro, antiossidanti, vitamina A ed
E, aiuta a combattere l'acidità di stomaco e migliora la digestione. Lo trovate
in vandita nei supermercati etnici, nelle migliori erboristerie oppure on line.