Qualche
giorno fa, la rivista statunitense “New England Journal of Medicine” ha
pubblicato on line i risultati di un’eccentrico studio, condotto da Franz
Messerli del San Luke’s-Roosevelt Hospital e della Columbia University di New
York. L’autore della ricerca stabilisce un nesso tra il consumo pro capite di
cioccolato e il numero di Nobel vinti dai vari Paesi. Utilizzando i dati dei
maggiori produttori di cacao in ventitrè nazioni, il medico ha redatto una
singolare classifica: in testa troviamo la Svizzera che – in proporzione al
numero di abitanti – è prima per consumo di cioccolato e per premi Nobel
assegnati. A metà classifica troviamo gli Stati Uniti, l’Olanda, l’Irlanda, la
Francia, il Belgio e la Germania, mentre parecchio più in basso si posiziona l’Italia,
sotto l’Australia e poco prima della Spagna. Chiudono la classifica la Cina e
il Brasile.
Mangiare
cioccolato fa bene. Basta non eccedere.
Il
consumo di cioccolato è in grado di far aumentare i livelli di colesterolo buono e di abbassare il
colesterolo cattivo. Quello fondente in particolare è un alleato contro
l’infarto, combatte l’ipertensione
e tiene sotto controllo la pressione
arteriosa: i suoi flavonoidi (composti chimici naturali diffusi
nelle piante superiori) favoriscono infatti l’apertura dei vasi sanguigni, migliorando la circolazione e riducendo i valori
della pressione.
Grazie
al magnesio, il
cioccolato agisce inoltre contro lo stress, attenuando l’irritabilità e il nervosismo. Ne bastano 40 grammi al
giorno, il risultato è garantito! Inoltre, la teobromina e la caffeina
contenute nel cioccolato alleviano la sensazione di stanchezza e favoriscono la
concentrazione.
E
che dire dei suoi benefici contro la depressione? Il cioccolato stimola la
produzione di serotonina,
di endorfine e di anandamide,
sostanze che condizionano le nostre emozioni, i nostri stati d’animo e quindi
il nostro umore.
Il
cioccolato è infine un vero e proprio afrodisiaco
naturale, merito di sostanze
eccitanti come la feniletilamina, molecola prodotta
naturalmente dall’organismo durante l’innamoramento. La sua attività avrebbe
come principale effetto il rilascio di dopamina, neurotrasmettitore legato alle
sensazioni di piacere che soddisfano stimoli come fame, sete e pulsione
erotica.
Non
vi serviranno altre scuse, spero, per concedervi questo piccolo e innocente peccato di
gola…
DOLCI
> BUDINO DI CIOCCOLATO NERO ALL’AROMA NATURALE DI MENTA CON SPUMA DI RICOTTA AL
MARSALA
Latte
intero > ½ litro
Zucchero
> 120 g
Ricotta
> 250 g
Cioccolato
all’aroma naturale di menta > 150 g
Cioccolato
fondente > 30 g
Marsala
> ½ bicchiere
Agar
agar > 1 cucchiaino colmo
Latte
> 1 tazzina
Miele
> 1 cucchiaio
In
un pentolino, fate sciogliere nel latte il cioccolato all’aroma naturale di
menta (ottimo per questa ricetta il Lindt Excellence Menthe Intense).
Versate
100 g di zucchero e portate a ebollizione.
Abbassate
la fiamma e aggiungete l’agar agar sciolto in un goccio di latte. Proseguite la
cottura per cinque minuti esatti continuando a mescolare, poi spegnete il
fuoco, versate negli stampini e lasciate raffreddare a temperatura ambiente per
un’ora, poi trasferite il budino in frigo per sei ore.
Sciogliete
20 g di zucchero nel Marsala. Portate a bollore e proseguite fino a ridurre il
vino a metà del volume iniziale. Fate raffreddare.
Passate la ricotta al setaccio, versatela in una
ciotola di vetro, aggiungete il miele e montate il composto con una frusta.
Versate lo sciroppo al Marsala continuando a battere fino a completo
assorbimento.
Aggiungete il cioccolato fondente a pezzetti,
mescolando delicatamente.
Sformate i budini (immergendo gli stampini velocemente in acqua
bollente vi risulterà più facile) e decorateli con la spuma di ricotta al Marsala,
guarnendo il tutto con cacao in polvere o pezzetti di cioccolato.
In
molti mi chiedono cosa sia l’agar agar, alimento ancora poco diffuso nelle
nostre cucine. Sappiate che si tratta di un gelificante naturale ricavato da
alghe rosse. Ha un sapore tenue ed è ricco di minerali. Lo trovate in
erboristeria o in farmacia.
In
alternativa, per questa ricetta potete usare 8-9 fogli di colla di pesce (circa
16-18 g), seguendo le istruzioni sulla confezione. Prima, però, è bene
chiedersi di cosa sia composta questa diffusissima gelatina essiccata.
Originariamente la colla di pesce era ricavata dalla vescica natatoria dello storione
e dalla cartilagine di pesce, ma oggi è prodotta prevalentemente utilizzando la
cotenna del maiale insieme a ossa e cartilagini anche di origine bovina.
E
con questo dovrei aver chiarito perché continuo a consigliarvi l’agar agar…
Golosissimo!!!
RispondiEliminaA mio parere questo è un meraviglioso dessert.
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