domenica 13 aprile 2025

Mini cake con Nutella e pinoli

Ridere ridimensiona, alleggerisce, sdrammatizza, aiuta a scaricare lo stress.
Quando era bambino, G. rideva davvero, fino a rotolarsi a terra. Era una cosa che capitava spesso. Crescendo ha smesso di farlo, come se non ne fosse più capace. Da sobrio non ride praticamente più, non davvero, anche quando pensa che qualcosa o qualcuno sia divertente. Così finge, s’impone di ridere fino a quando non gli verrà di nuovo naturale. Niente di esagerato, una semplice risata quando pensa di dover ridere, così alla fine la cosa diventerà naturale, una risata vera.
“Porta il tuo corpo a ridere, la tua mente lo seguirà” gli suggerito un giorno. Ridere delle cose, di tutto, di nulla. Perché piangere è facile, riderci su è la vera sfida. Una risata che affranca può essere l’inizio di qualcosa, l’occasione per ricominciare. T’insegna che è possibile andare avanti.

DOLCI > MINI CAKE CON NUTELLA E PINOLI


Nutella > 240 g
Farina > 200 g
Uova > 2
Zucchero > 100 g
Pinoli > 20 g
Peperoncino > 1 pizzico
Sale > 1 pizzico

In una ciotola capiente montate le uova con lo zucchero.
Incorporate a poco a poco la Nutella e la farina, continuando a montare.
Aggiungete il sale, il peperoncino e metà dei pinoli.
Distribuite il composto nei pirottini per mini cake (un cucchiaio per ogni pirottino) e guarnite con i pinoli rimasti.
Cuocete in forno caldo a 170°C per 10 minuti.
Sfornate e fate raffreddare le mini cake prima di servirle.   

martedì 25 marzo 2025

Torta di ciliegie sotto spirito

Ieri sera a cena abbiamo parlato d’amore e altre catastrofi. 
Per la fretta d’intessere rapidamente una nuova relazione, M. finisce spesso in situazioni tossiche. E ci rimane, senza avere la forza di uscirne, per svariati motivi, tra cui la paura di rimanere solo o la convinzione di non potersi meritare di meglio. 
Ha iniziato ad andare in terapia quando stava ancora con S. perché provava un senso d’impotenza e tristezza, un malessere travolgente e prolungato che non migliorava nonostante i suoi sforzi.
«Se hai relazioni e ti senti solo lo stesso, allora è il caso di parlarne con qualcuno» si era detto, e a distanza di anni si chiede ancora se ha lasciato S. perché è stato influenzato dal suo psicoterapeuta o perché lo ha fatto finalmente ragionare sulla relazione.
M. ha capito che chiudere una storia d'amore è molto comune e non è sempre una brutta cosa. Nessuno dovrebbe farsene una colpa. Così, dopo anni di terapia, sente che si sta finalmente avvicinando ad affrontare in modo concreto i problemi che lo hanno spinto ad andare in analisi. È un po’ come quando inizi una dieta: devi fidarti del processo, non guardare ai risultati giornalieri. A volte ci s’illude che il tempo aggiusti tutto, ma il tempo in realtà ha solo un ruolo: scorrere. 
Ancora un anno, si è ripromesso, poi andrà a Lourdes. Questo dolce è stata la mia coccola augurale per lui.

DOLCI > TORTA DI CILIEGIE SOTTO SPIRITO


Uova > 2
Zucchero semolato > 200 g
Yogurt > 200 g
Farina > 300 g
Lievito per dolci > 1 bustina
Cioccolato fondente > 100 g
Ciliegie > 400 g
Olio di semi di mais > 50 g
Zucchero di canna > 40 g
Panna montata > 200 ml (facoltativa)

Con l’aiuto di una frusta elettrica, montate le uova con lo zucchero, fino a quando il composto non risulterà spumoso e liscio.
Incorporate lo yogurt e mescolate con una spatola fino a quando non sarà perfettamente amalgamato.
Unite la farina setacciata e il lievito, poi l’olio di semi di mais, continuando a mescolare.
Aggiungete infine il cioccolato tritato grossolanamente e le ciliegie sotto spirito denocciolate (in alternativa potete usare quelle surgelate o, se è stagione, quelle fresche).
Amalgamate il composto e versatelo in uno stampo a cerniera imburrato e infarinato.
Spolverate con lo zucchero di canna e cuocete in forno caldo a 180°C per circa 40 minuti.
Lasciate raffreddare la torta di ciliegie prima di servirla, a piacere, con un cucchiaio di panna montata.  

mercoledì 5 marzo 2025

Baccalà mantecato e composta di zucca mantovana

Ieri sera a cena, gustando questo baccalà mantecato con composta di zucca, abbiamo parlato di amori finiti. 
Perché nelle relazioni che viviamo, i segnali d’allarme spesso ci attraggono invece di farci scappare? 
M. cerca di guardare il suo ex senza pregiudizi. Vorrebbe perdonarlo, come chi perdona la propria malattia di averlo reso invalido. Ci ha provato più volte. Negli anni il senso di dipendenza nei suoi confronti è arrivato a ondate. Niente è lineare. Ora sta meglio, le crisi sono finite, il dolore si è attenuato, ma deve ancora imparare a guarire dalle relazioni tossiche. 
La fine di un amore ha il suo modo di affilare la vita. Col tempo, non hai altra scelta che andare avanti, fino a quando non capisci che il tanto tempo trascorso insieme non è sprecato. Svalutare il passato di coppia non ha senso, perché ogni rapporto prevede che ciascuno si metta in gioco e cambi, e ogni volta che si supera il dolore si diventa una persona nuova, probabilmente migliore.

ANTIPASTI > BACCALÀ MANTECATO E COMPOSTA DI ZUCCA MANTIOVANA


Stoccafisso ammollato > 600 g
Latte > 650 ml
Limone > ½
Salvia > 2 foglie
Aglio > 1 spicchio
Pepe > 1 pizzico
Olio d’oliva > 300 ml
Olio EVO > 3 cucchiai
Zucca mantovana > 500 g
Zucchero di canna > 150 g
Tartufo (facoltativo) > qb

Tagliate lo stoccafisso a pezzi, mettetelo in una ciotola e copritelo con 500 ml di latte. Lasciatelo marinare per 12 ore.
Scolate lo stoccafisso, sciacquatelo con acqua corrente, asciugatelo e fatelo rosolare in una padella antiaderente unta con olio EVO.
Aggiungete 150 ml di latte, 150 ml di acqua, l’aglio, le foglie di salvia, il pepe e ½ limone.
Fate cuocere per 30 minuti, schiumando di tanto in tanto.
Pulite intanto la zucca, eliminando i semi e la buccia, tagliatela a pezzetti e trasferitela in una pentola con lo zucchero di canna.
Aggiungete 50 ml d’acqua e fate cuocere con coperchio per 30 minuti, fino a quando la zucca non si sarà del tutto sfaldata.
Versate la marmellata di zucca ancora bollente in un vasetto sterilizzato, chiudete il coperchio e lasciatelo a testa in giù finché non si sarà raffreddato.
Scolate lo stoccafisso e montatelo con una frusta elettrica in un contenitore alto e stretto, aggiungendo a filo l’olio d’oliva, finché non otterrete una mousse soffice.
Versate un cucchiaio di composta di zucca in un tumbler basso e riempite col baccalà mantecato. 
Completate a piacere con una leggera grattugiata di tartufo. 

lunedì 10 febbraio 2025

Cookies meringati con cioccolato e pistacchi

Ieri sera a cena abbiamo parlato di fortuna, e in particolare della fortuna d'incontrare la persona giusta, al momento giusto, nel posto giusto. 
Fino a che punto possiamo dire di scegliere o di essere già scelti?
L’amore è una questione di tempismo. Per stare bene insieme è indispensabile un allineamento di obiettivi, di desideri e di tempi che non si può forzare. 
A perdere la testa ci vuole un attimo, ma spesso anche a ritrovarla. 
P. si è sentito spesso in bilico, soprattutto di fronte a scelte particolarmente importanti, ma alla fine in lui prevale il dovere. Sempre. Altrimenti non si alzerebbe da letto le mattine piovose, non sarebbe cordiale e disponibile con tutti. 
Ma perché sapere di aver fatto la scelta giusta in amore non lo preserva dal dolore? Dovrebbe semplicemente accettare che la vita è quella che è, né giusta né ingiusta. Siamo noi, con le nostre aspettative disilluse o soddisfatte, a percepirla in un modo o nell’altro. 
Gli amori che non decollano sono una cosa normale, più frequenti di quelli che funzionano bene e a lungo. Ha fatto la cosa giusta. Dovrà sopportare la tristezza della separazione, perché è normale. D’altra parte, cos’è un innamorato se non una persona che si chiede di continuo cosa stia sbagliando? 
Sono le risposte a fare la differenza, perché alla fine tutti hanno la tendenza a tornare in sé, il che è senza dubbio il più grosso vantaggio dell’umanità innamorata.

DOLCI > COOKIES MERINGATI CON CIOCCOLATO E PISTACCHIO


Uova > 3
Zucchero a velo > 150 g
Cioccolato fondente > 100 g
Biscotti Digestive > 5
Granella di pistacchio > 100 g
Sale > 1 pizzico

In una ciotola capiente montate gli albumi a neve con un pizzico di sale.
Incorporate un po’ alla volta lo zucchero a velo, continuando a montare.
Quando avrete ottenuto una meringa lucida e ben ferma, aggiungete i biscotti polverizzati al mixer, il cioccolato tritato e la granella di pistacchio.
Mescolate delicatamente, dal basso verso l’alto, per non smontare la meringa.
Foderate una leccarda con un foglio di carta forno.
Aiutandovi con due cucchiai, versate dei mucchietti d’impasto grandi come una noce, lasciando 3 centimetri tra un mucchietto e l’altro.
Cuocete i cookies meringati in forno caldo e statico a 170° per 12-13 minuti.
Una volta cotti, lasciateli raffreddare su una griglia, così che la base non assorba umidità.  

martedì 7 gennaio 2025

Torta al mango

L'altra sera a cena abbiamo parlato d’amore e di sbagli. 
Una volta che si è conosciuto l’amore vero, non ci si può far andar bene qualcuno con cui vivere, scriveva Andrew Sean Greer. È peggio che vivere da soli.
M. appartiene a quella categoria di uomini che si consacrano anima e corpo a una venerazione romantica. Uno capace di servire con fedeltà senza speranza di ricompensa, perché talvolta è necessario legare qualcosa ben stretto prima di trovare il coraggio per slegarlo, se è il caso. Anche un’illusione d’amore.
S. invece non si è mai accontentata, non ha mai avuto paura di rimanere sola: per stare bene con gli altri – si è sempre detta – bisogna prima di tutto imparare a stare bene con sé stessi. Ma dopo anni di mancate relazioni non ha ancora imparato ad amarsi: si vede come una buona amica, nulla di più. Non si è data comunque per vinta, perché un errore va commesso fino in fondo per capire che di un errore si è trattato. E ora teme che sia tardi per tornare ad amare gli altri.
In amore si sbaglia sempre. Per rabbia, per amore, per gelosia. Si sbaglia per poter chiedere scusa, per poter ammettere di aver sbagliato. Si sbaglia per crescere e per maturare, diceva Bob Marley. Si sbaglia perché non si è perfetti. O forse solo per imparare.

DOLCI > TORTA AL MANGO
Mango > 3
Miele di acacia > 1 cucchiaio
Zucchero > 210 g
Uova > 3
Farina > 300 g
Lievito per dolci > 1 bustina
Burro > 150 g
Limone > 1

Lavate e tagliate 1 mango a fettine e fatele cuocere a fuoco lento in una soluzione di acqua (1/2 litro) e 60 g di zucchero.
Quando le fettine iniziano ad ammorbidirsi (non devono sfaldarsi) aggiungete 1 cucchiaio di miele di acacia.
Lasciate che si sciolga, spegnete il fuoco e lasciate raffreddare.
In una ciotola capiente, montate con una frusta 3 uova e 150 g di zucchero.
Aggiungete 300 g di farina, 1 bustina di lievito per dolci e 150 g di burro sciolto a bagnomaria (dopo averlo fatto intiepidire).
Aggiungete il liquido di cottura del mango continuando a mescolare con le fruste, in modo che non si formino grumi.
Tagliate altri due mango a fettine sottili e aggiungetele al composto.
Imburrate e infarinate una teglia e versate il composto, quindi sistemate a raggiera le fettine di mango cotte.
Cuocete in forno caldo per 60 minuti a 180°.
Lasciate raffreddare la torta di mango prima di servirla.