«L’ovvio
è quel che non si vede mai, finché qualcuno non lo esprime con la massima
semplicità» scriveva Kahlil Gibran. Così mi sono avvicinato alla cottura
in vaso, una vera rivoluzione di sapori.
Il
segreto per un buon piatto sta spesso nella semplicità, mai nella confusione.
Per questa ricetta ho scelto quindi pochi ingredienti selezionati e una cottura
non convenzionale. Alimenti semplici, ma ricchi di personalità e ottimi dal
punto di vista nutrizionale.
È
così che nascono gli incontri di gusto, in maniera accidentale, con la
complicità delle stagioni e dei mercati rionali.
Sarà
perché alle mode condivise ho sempre preferito la consapevolezza dell’essere e
apparire unico. Non guardo mai cosa fanno gli altri, faccio quel che mi sento,
senza compromessi, perché a seguire il cuore si migliora la qualità della vita.
Propria e altrui.
La
cosa che detesto più di ogni altra sono i luoghi comuni, che di fatto non
piacciono a nessuno. E non tollero le omissioni, specialmente nelle ricette
condivise. Non ho ingredienti segreti che evito accuratamente di trascrivere. È
la passione di chi cucina a fare, semmai, la differenza.
Non
mento mai, neppure sull’età. Tanto è inutile. Ed è anche noioso. Non avendo mai
avuto bisogno di mentire, ho fatto il mio ingresso nel mondo dei food
blogger con una radicata abitudine
alla verità, eliminando automaticamente dalla mia cucina quella piatta
monotonia che devono provare i bugiardi. Perché tutte le bugie si assomigliano,
come i piatti pronti o le ricette copiate.
SECONDI > CALAMARETTI IN VASO CON TOPINAMBUR, CAVOLO NERO, POMODORINI VERDI E PEPE ROSA
Calamaretti
> 800 g
Topinambur
> 500 g
Pomodorini
verdi > 200 g
Cavolo
nero > 200 g
Limone
> 1
Brodo
di pesce > ½ litro
Pepe
rosa > 1 manciata
Coriandolo
> 1 pizzico
Sale
> 1 pizzico
Al
momento dell’acquisto, fate attenzione che i calamaretti abbiano la pelle umida
e i tentacoli integri. Per pulirli afferrate la testa e staccatela dalla sacca
tirando delicatamente. Eliminate l’osso cartilagineo trasparente ed eventuali
interiora. Sciacquate la sacca sotto l’acqua corrente eliminando la pelle.
Tagliate i tentacoli appena sotto gli occhi ed eliminate il becco, quindi
sciacquateli bene.
Tagliate
le sacche ad anelli e dividete in due i tentacoli.
Pulite
i topinambur lavandoli e spazzolandoli con cura. La loro buccia è sottile e
digeribile, perciò potete tranquillamente evitare di toglierla. Qualora
desideraste farlo, vi consiglio di raschiarla via con un coltellino.
Tagliate
i topinambur a pezzettini e lasciateli a bagno in acqua e limone.
Pulite
il cavolo nero, tenendo solo le foglie più piccole e tenere. Lavatele
delicatamente per non romperle.
Lavate
i pomodorini verdi e tagliateli a metà.
Asciugate
i topinambur, uniteli ai pomodorini verdi e ai calamaretti e conditeli con
sale, olio extravergine d’oliva, coriandolo e pepe rosa leggermente pestato.
Lavate
e asciugate bene i vasetti. Potete utilizzare quelli delle marmellate (perfetta
la linea Bonne Maman) o i classici Quattro Stagioni Bormioli Rocco.
Rivestite
le pareti e la base dei vasetti con le foglie di cavolo nero.
Versate
quindi il mix di topinambur, pomodorini verdi e calamaretti, riempiendo i
vasetti fino a circa tre quarti.
Versate
nei vasetti un mestolo di brodo di pesce e chiudeteli bene.
Immergete i vasetti in una pentola con acqua vicina al
bollore, avvolgendoli in uno strofinaccio in modo che non urtino durante
la cottura. Fate attenzione che l’acqua arrivi
sempre fino al bordo dei vasetti, quindi se evapora rimboccate con altra acqua
bollente.
Continuate
la cottura per 60 minuti, quindi estraete i vasetti dalla pentola, asciugateli
e una volta leggermente intiepiditi portateli ancora chiusi in tavola.
I
vasetti trattengono gli aromi del cibo. Una volta aperti sprigioneranno tutto
il naturale gusto e il profumo di questo piatto.