I
capi e gli accessori moda del secolo scorso hanno segnato un’epoca e sono
rimasti nella memoria collettiva per i materiali pregiati con cui sono stati
prodotti. Il vintage è così entrato a far parte dell’estetica postmoderna,
attraversando trasversalmente le attuali tendenze ed esercitando un fascino
indiscusso sulle nuove generazioni.
Per
celebrare il vintage è nato il Festival OFFICINA DEL VINTAGE, che si terrà il 22, 23 e 24 novembre 2013 presso gli Imbarcaderi del Castello Estense di
Ferrara, nel cuore pulsante della
città.
Ideata
e promossa dall'associazione culturale Officina Dinamica, la manifestazione
vuole essere il nuovo punto di riferimento in Italia per gli appassionati del
genere, suggerendo un percorso di sostenibilità legato al riutilizzo di capi e
accessori moda e favorendo un approccio non convenzionale al vintage e al
remake.
I
visitatori potranno elaborare uno stile personale grazie alla presenza di oltre
venti selezionati espositori, provenienti da tutta Italia, in grado di
indicare, consigliare e moltiplicare la curiosità e le passioni. Ci saranno
capi e oggetti d’antan, ma anche nuove creazioni artigianali che rivisitano il
costume del passato attraverso il presente: abiti, cappelli, occhiali, borse,
scarpe, gioielli, oggetti di design, libri, manifesti pubblicitari e tanto
altro.
Ferrara
sarà crocevia di mode e tendenze ricercate e originali, ma anche location di
set fotografici a tema e sedute di hair styling.
Attorno
alla mostra mercato ruoteranno incontri, presentazioni, spettacoli e concerti:
un vero e proprio festival “diffuso” che racconterà il vintage attraverso le
sue molte sfaccettature… anche culinarie!
Per
l’occasione uscirà infatti un mio Menù Vintage, che presenterò negli Imbarcaderi del Castello
Estense di Ferrara attraverso due show cooking sabato 23 e domenica 24 novembre alle ore 11.00.
Per
rimanere in tema di piatti vintage, oggi vi propongo dei dolcetti croccanti che potrebbero concludere in bellezza una cenetta tra amici.
O darvi il giusto sprint per una colazione energetica. A farmeli ricordare è
stata mia madre lo scorso fine settimana.
C’è
una differenza sostanziale tra la memoria volontaria e quella involontaria. La
prima richiede un ragionamento, uno sforzo voluto, mentre la seconda ti
aggredisce all’improvviso, evocata da suoni, odori, sapori che, senza volerlo,
ti riportano alla mente cose che pensavi (o t’illudevi) di aver perduto. Come
quando venne offerta a Proust una madeleine inzuppata in una tazza di tè, io sono trasalito
nell’assaggiare una rosellina del deserto.
Ogni
volta mi meraviglio di come come gusti e sapori possano vivere così a lungo,
anche quando noi stessi non ne abbiamo più memoria e di come possono
riaffiorare quando meno ce lo aspettiamo. Così per un attimo sono tornato
bambino, quando guardavo quei biscotti appena sfornati e li trovavo talmente
belli da sembrarmi una ricetta da grande chef…
DOLCI
> ROSELLINE DEL DESERTO
Zucchero
> 100 g
Burro
> 100 g
Uova
> 2
Farina
> 200 g
Fecola
> 50 g
Lievito
> 1 bustina
Uvetta
> 100 g
Pinoli
> 50 g
Mandorle
pelate > 50 g
Ricotta
vaccina > 70 g
Sambuca
> 3 cucchiai
Sale
> 1 pizzico
Corn
Flakes > 300 g
Montate
il burro ammorbidito con lo zucchero, poi aggiungete le uova, un pizzico di
sale, la farina e la fecola setacciate con il lievito, mescolando energicamente
perché non si formino grumi.
Continuando
a mescolare unite la ricotta vaccina, la Sambuca, l’uvetta, i pinoli e le
mandorle tritate.
Prelevate
una cucchiaiata del composto e passatelo nei corn flakes formando una piccola
“rosa del deserto”.
Adagiatela
su una teglia rivestita con la carta forno, e proseguite fino a che il composto
non sarà finito.
Cuocete
i biscotti nel forno ventilato a 180° per circa 15 minuti.
Serviteli
spolverandoli a piacere con zucchero vanigliato.