venerdì 12 gennaio 2024

Risotto agrodolce con peperoni e Asiago stagionato

Ieri sera a cena abbiamo parlato di una virtù del quotidiano: la pazienza. Si dice che sia una qualità superiore, che tragga linfa vitale dalla saggezza e ci permetta di non perdere la perseveranza del nostro agire. Che grazie a essa si possano ottenere risultati sorprendenti, anche in amore: d’altronde, a vincere è sempre chi si arma di pazienza e sa aspettare.
Nel prendere posizione, M. si mette immediatamente sulla difensiva e finisce con l’indossare il suo imbarazzo direttamente sul volto. Il rossore è un compagno costante nella sua vita e arriva nelle situazioni sociali meno opportune. Il timore di perdere il controllo delle emozioni alimenta il suo disagio, sa che potrebbe fare o dire qualcosa di inappropriato, così cerca di rimanere concentrato sullo scambio di battute, ma non ci riesce: prima si limita ad annuire e poi si svela.
La pazienza in amore è una virtù dei giovani, esclama d’un fiato, di chi non ha già aspettato troppo e inutilmente. A una certa età ci si deve forzare a pazientare, a lasciare che il tempo faccia la propria parte, decidendo cosa è giusto, creando occasioni, centellinando speranze. Arriva un punto nella vita in cui non è più sopportabile perdere tempo con ciò che potrebbe potenzialmente ferirci. E così M. ha smesso di sorridere a chi non gli sorride, di amare chi non lo ama, è stanco di confronti e di conflitti. Soprattutto, ha capito che non serve sprecare pazienza con chi non la merita.
Mi sono chiesto se abbia capito davvero cosa sia la pazienza. Spesso il rischio è quello di confonderla con la rassegnazione o con la pigrizia. Mi piacerebbe fargli capire che pazienza non è sopportazione né un abbandono passivo al flusso degli eventi e non è neppure la capacità di saper aspettare, quanto piuttosto ciò che facciamo mentre aspettiamo.
L’ho imparato in cucina: per riuscire in un piatto, bisogna pazientare. Il bravo cuoco sa aspettare.   

PRIMI > RISOTTO AGRODOLCE CON PEPERONI E ASIAGO STAGIONATO

Riso Arborio > 5 pugni 
Brodo vegetale > 1 litro (già salato) 
Aglio > 1 spicchio
Prezzemolo > 1 rametto 
Asiago DOP Stagionato > 200 g 
Vino bianco > ½ bicchiere 
Burro > 1 noce  

Per la marmellata di peperoni: 
Peperoni rossi > 1 kg  
Zucchero > 300 g  
Aceto di mele > 150 ml 
Sale > 1 pizzico   

Iniziate col preparare la marmellata di peperoni, che potrete poi conservare anche per accompagnare formaggi stagionati.
Lavate i peperoni, privateli dei semi e degli eventuali filamenti, quindi tagliateli a pezzetti e versateli in una pentola antiaderente, aggiungendo lo zucchero, l'aceto e il sale.
Cuocete a fuoco medio, mescolando finché non si scioglie lo zucchero.
Una volta raggiunto il bollore, abbassate la fiamma e continuate a cuocere per altri 30 minuti, sempre mescolando.
Frullate il composto servendovi di un mixer a immersione e passatelo in un passino a maglie strette per eliminare residui di buccia dei peperoni.
Terminate la cottura. Versate un cucchiaino di marmellata su un piattino inclinato: se scende lentamente è pronta, altrimenti proseguite la cottura ancora qualche minuto.
Lasciate intiepidire la marmellata per 10 minuti, girandola di tanto in tanto, poi versatela nei vasetti sterilizzati fino a 1 cm dal bordo.
Tappate e tenete i vasetti capovolti fino a completo raffreddamento.

Procediamo ora col nostro risotto.
Versate 1 noce di burro in una padella antiaderente, portatela a temperatura e fate soffriggere l'aglio e il prezzemolo finemente tritato.
Eliminate l'aglio, versate il riso e fatelo tostare. Quando i chicchi avranno un aspetto traslucido versate il vino e lasciatelo evaporare.
Versate ora il brodo bollente, facendolo assorbire pian piano, un mestolo alla volta
Dopo circa 10 minuti aggiungete due cucchiai di marmellata di peperoni e proseguite la cottura col brodo rimasto finché il riso non sarà perfettamente al dente.
Spegnete il fuoco e mantecate con l’Asiago Stagionato tagliato a dadini, amalgamandolo delicatamente sino ad ottenere un risotto morbido e ben asciutto.
Lasciatelo riposare per un paio di minuti prima di servirlo.    

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